Libri a castello sul comodino, prendo e poso, prendo e poso e guardo, spulcio annuso e ri-poso.
Aria dalla finestra e solletico sulla pelle.
Tutto inutile,
Tra poco rane di fosso in concerto gratuito.
Tutto inutile
Sento solo e soltanto mancanza.
Quanto straccia il cuore una cosa che non c'è?
Non c'è.
E allora perché fa così male?
Non può far male una cosa che non ha un contorno, che non ha una definizione fisica. Una cosa per cui il proprio spazio non è contemplato, non è segnalato da nessuna cartina tornasole.
Il vuoto non si può definire. Non ha forma, non ha colore.
E invece lacera.
E striscia addosso Come inutile attesa.
E tutto crolla, il bello, il sogno, la meraviglia di un bacio rubato.
Tutto si strappa e porta con se' bellezza d'altri
Voglio intossicarmi di cose sbagliate.
Cose a cui potrò dare un nome.
E una colpa.
Veleno. Voglio solo veleno
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